Le scuole del nostro territorio sono chiamate ad accogliere una presenza sempre più numerosa di alunni stranieri. Essi provengono da nazionalità diverse, con differenze culturali e soclall notevoli, con storte e vissuti a volte molto complessi. In una reallà multiculturale, quale è la nostra, Il compito degli insegnanti è quello di promuovere l'educazione interculturale e i processi che mirano alla piena integrazione degli alunni stranieri operando nella concretezza quotidiana delle situazioni affinché le diversità possano incontrarsi, conoscersi, comprendersi, accettarsi e rispettarsi. Ma chi è un bambino straniero? Un bambino straniero è prima di tutto un bambino, è stato un neonato competente, ha sviluppato prestissimo Il senso della cooperazione, venendo incontro ad adulti in difficoltà pratiche, è titolare di un dispositivo di apprendimento dello lingue perfetto, potentissimo, assai rapido, preciso ed efficace. La diversità deve essere quindi intesa come risorsa, arricchimento, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale d i ciascuno. Proprio per questa ragione la scuola primaria di Travagliato in provincia di Brescia, ha pensato, soprattutto grazie all'aiuto economico dell'associazione Ambaradan, ad un progetto educativo extra-scolastico della durata di 3 mesi, dedicato a bambini stranieri di classe prima, che non hanno frequentato la scuola dell'infanzia o sono anticipatari. SI tratta di bambini giunti alla scuola primaria con i prerequisiti recessari per l'apprendlmento della letto-scrittura. È un progetto nuovo e per questo motivo fatto partire con un numero limitato di alunni, per assere precisi con 11 bambini. L'incontro ha la durata di 2 ore e si svolge in una classe scolastica con la presenza di 3 educatrici (studentesse universitarie) che non fanno parte della loro vita quotidiana all'interno della scuola Durante questi incontri sl svolgono delle attività per il potenzlamento dalla mobilità e della coordinazione oculo-manuale attraverso dei giochi.